In questi giorni stavo riguardando gli appunti che utilizzo per il Seminario sulle Emozioni che tengo in collaborazione con l’ASD Vijaya, per ampliarli, riorganizzarli e magari pubblicarli.
Scopo del seminario è innanzitutto quello di spiegare cosa sia un’emozione così da permetterne il riconoscimento e di conseguenza imparare a non farci assalire dall’emozione quando si presenta.
Riuscire a riconoscere un’emozione quando sta arrivando ci permette di gestirla, ma la cosa più importante che mi piace ripetere e sottolineare durante l’incontro è che ogni emozione ci dà delle informazioni sul nostro stato psico-fisico per cui, pur presentando per motivi didattici una divisione delle Emozioni in positive e negative, nella realtà tale dicotomia non esiste in quanto, anche le cosiddette emozioni negative quali possono essere la rabbia, l’ansia e la paura, altro non sono che informazioni sul nostro stato psichico.
Proprio riferendoci alla Paura, mi sono imbattuto, grazie alla segnalazione sul sito di Organiconcrete, in un cortometraggio divertente ed inquietante allo stesso tempo, che meglio di mille parole spiega, o meglio illustra, come le Emozioni sono risposte adattive dell’organismo alle sollecitazioni ambientali, ed anche quelle negative hanno un’importante funzione protettiva, bisogna solo imparare a non evitarle piuttosto fermarsi per chiederci cosa ci stanno dicendo.
Ed ecco che così che la paura che proviamo per gli spazi chiusi, o quella che ci assale quando vediamo un insetto o un animale, o quel senso di pericolo che avvertiamo quando passeggiamo per strada, ecco che ognuna di questa e di mille altre paure non solo assume un significato, ma addirittura ci salva la vita, come in questo intelligente corto animato.
Fears – di Nata Metlukh
Quì l’articolo di Organiconcrete